Afire Love by Melissa Spadoni

autore:Melissa Spadoni [Spadoni, Melissa]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9781545117552
Google: -mqfswEACAAJ
Goodreads: 35009821
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2017-04-22T00:00:00+00:00

Sabato 12 Maggio 08:55 a.m.

Esco dal bagno sentendomi rinato, trovando però la camera vuota. «Bamby?» la chiamo guardandomi attorno, sfregandomi l’asciugamano sulla faccia.

Noto un bigliettino appoggiato sul letto ancora sfatto accanto al mio telefono.

-Intanto mi avvioa fare colazione-

Okay. Forse allora la mia uscita di prima l’ha offesa, ma io non volevo! Era una richiesta d’aiuto la mia, non un rifiuto!

Devo correre a parlarle. Dobbiamo assolutamente risanare questa situazione, prima che si ingigantisca e ci allontani.

Mi infilo un paio di jeans e una maglia in cotone alla velocità della luce, ma mentre sono intento a cercare i calzini dentro il mio borsone, bussano nuovamente alla porta.

Ancora? Ma è peggio di un porto qui!

«Sì?» domando scocciato aprendo la porta, ritrovandomi di fronte Laryn questa volta. Sollevo un sopracciglio con malcelata irritazione. «Che vuoi?»

«È questo il modo di accogliermi?» domanda sorridendo da donna sicura di sé.

«No, ma il modo con il quale vorrei accoglierti in realtà potrebbe offenderti di brutto, quindi preferisco un approccio più diplomatico. Allora?» mi appoggio allo stipite della porta incrociando le braccia al petto.

«C’è Barbara?» domanda fredda, improvvisamente infastidita.

«È già scesa a fare colazione.» rispondo secco.

«Come mai non sei sceso con lei?» sbatte le lunghe ciglia accennando un piccolo sorriso.

Che fa? La civetta ora?

«Ero ancora sotto la doccia e lei non voleva fare tardi. Comunque stavo finendo di vestirmi quando sei arrivata tu a scocciare. Quindi, se hai detto tutto quello che dovevi dire…» faccio per chiudere la porta, ma lei la blocca con una mano. «Laryn che c’è?» sbuffo scocciato.

«Perché mi tratti sempre così male?» domanda assumendo un broncio che più fasullo non si può.

Non resisto e scoppio a ridere scuotendo la testa. «Con me non attacca questo atteggiamento da gattina in amore dolcezza!»

«Come?» squittisce perdendo un po’ del suo sangue freddo e della sua abbronzatura aranciata da lampada, mentre sgrana gli occhi verde scuro.

«Andiamo, credi davvero che con due moine sei in grado di entrarmi nelle mutande per poi correre a sbatterlo in faccia a tua sorella?» affilo lo sguardo, rendendolo più assassino, mantenendo intatto il ghigno.

«Ma come ti permetti?» esclama indietreggiando di un passo, come se le avessi appena dato uno schiaffo in piena faccia. Beh… in fondo è quello che più o meno ho appena fatto al suo ego!

«Cresci una buona volta Laryn e smettila di voler ferire in continuazione Bamby! Fatti una vita tua!»

«Brutto idiota! Come puoi pensare anche lontanamente che io voglia venire a letto con uno come te?» è fuori di sé. Davvero ridicola a mio avviso.

«Ma si può sapere perché ce l’hai sempre con lei? Non mi sembra che Barbara ti abbia mai fatto niente in particolare per meritarsi tutto quest’odio da parte tua!» chiedo realmente curioso, perché è una cosa che né io, né Bamby abbiamo mai capito. Certo, capita che tra fratelli e sorelle non si vada d’accordo, ma qui si rasenta la tragedia greca!

Laryn mi scruta con una ritrovata freddezza. «Ci deve essere per forza un perché? Non la sopporto. Punto. È una sfigata che non fa che creare guai alla nostra famiglia, a metterci in ridicolo.

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